I miei font preferiti per programmare
Tempo addietro abbiamo parlato della mia fissa per gli schemi di colore. Stavolta parliamo di font e più precisamente dei font che preferisco usare per scrivere codice e che uso di consueto negli editor testuali. Non posso dirvi come rendono su display ad altissima risoluzione, ma su monitor “normali” rendono piuttosto bene, anche se il risultato è variabile in base all’OS e all’editor.
In ordine sparso:
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Envy Code R: l’ho usato per anni, ovunque. Forse un po’ particolare, ma con una bellissima leggibilità. Le ‘w’ e le ‘m’ possono apparire un po’ “impastate” se la resa non è ottimale;
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Meslo LG: attualmente il mio preferito. Quasi non sembra un monospaziato. Ha una bella leggibilità anche a piccole dimensioni;
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Courier Prime Code: rivisitazione in chiave moderna di Courier ma che mantiene comunque un aspetto classico. Davvero bello;
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Source Code Pro: il famoso font di Adobe per i programmatori. All’inizio non mi piaceva, poi pian piano mi ha convinto;
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Hack: è quasi elegante. Me l’ha segnalato qualche mese fa un amico (grazie!);
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Inconsolata: abbastanza famoso anche lui. Spesso mi salva in situazioni in cui altri font non hanno una resa abbastanza buona;
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Fira Sans Mono: trovo che il font monospaziato di Mozilla abbia una leggibilità pazzesca, è praticamente impossibile confondere due caratteri tra loro. Molto bello il corsivo;
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Cousine: non so se un font si possa definire equilibrato, ma nel caso, lo è di certo. Come per Inconsolata, ho sempre riscontrato una resa a schermo ottima.