SliTaz, piccola e scattante distro GNU/Linux
Questa volta grazie a Virtualbox mi sono fatto un giretto su SliTaz, distribuzione nata nel 2006, a gestione comunitaria e la cui ultima release, la 4.0, è stata rilasciata il 10 aprile di quest'anno.
Piacere, SliTaz!
Esteticamente non è bellissima, d'accordo, però almeno non è anonima e soprattutto ha un desktop curato nella disposizione degli elementi, risultando pratica. Il desktop però lo vediamo con maggior dettaglio più avanti.Ciao, mi chiamo SliTaz. Non sono molto bella, ma sono taaanto simpatica :) |
Caratteristiche generali
SliTaz è innanzitutto una distribuzione creata "from scratch", cioè non si basa su nessun'altra distro esistente e questo aspetto la rende in qualche modo particolare ed unica.Nasce per essere installata anche in pochissimo spazio, in quanto la .iso è di appena 35MB ed una volta installata occupa poche centinaia di MB. Nasce anche per essere leggera, leggerissima. Non ci credete? Ecco cosa mi dice htop:
Una piuma, praticamente |
Ha inoltre un package manager tutto suo, chiamato tazpkg, un centro di controllo con interfaccia web di nome TazPanel e tutta una serie di strumenti secondari di amministrazione, il che mi fa pensare che il target della distro non sia tanto l'utente base, quanto quello più smaliziato (e la cosa mi piace!).
L'ultima relase monta il kernel 2.6.37, un po' vecchiotto direi.
Il desktop
Al primo avvio, confesso di non aver capito al volo quale DE avessi davanti, ma dopo due click, ho scoperto di stare usando LXDE, senza il minimo fronzolo (anche LXDE si può inciccionire ed abbellire, se lo si vuole).Ho notato quindi due cose:
- una combinazione non proprio elegantissima (per usare un eufemismo) di tema e colori;
- una reattività bestiale.
Per salvaguardare i miei occhi ho preferito personalizzarla un po':
Molto meglio no? ;) |
Scelte estetiche a parte, il desktop è curato per essere leggero e pratico, non male davvero.
Dotazione software
In linea con la leggerezza del sistema operativo, anche gli applicativi sono tutti selezionati tra quelli più leggeri disponibili. Abbiamo infatti Midori come browser, Leafpad come editor di testo, AlsaPlayer come player audio e mtPaint al posto di GIMP. Nessuna traccia di LibreOffice. Alcune applicazioni sono sostiuite da symlink a tool online, per esempio Zoho. Con un numero per me sorprendemente alto di applicativi per una .iso così pccina (ricordiamoci, 35MB!), troviamo in sostanza un buon mix tra programmi per le cose di tutti giorni e per amministrare seriamente il sistema.Il gestore dei pacchetti
Come detto in precedenza, il package manager si chiama tazpkg. Ho installato qualche piccolo pacchetto ed ho subito constatato che:- è piuttosto veloce, o almeno questa è la mia impressione;
- scarica ed installa i pacchetti uno alla volta (un po' come faceva zypper su openSUSE) anziché scaricarli tutti e solo dopo installarli uno dietro l'altro;
- non mostra la dimensione totale del download prima di scaricarli, ma solo i KB scaricati dei singoli pacchetti durante il download.
Per esempio, se volessimo installare Firefox... |
Purtroppo i repository non sono fornitissimi e contengono software abbastanza vecchio. Possiamo contare su poco più di 3300 pacchetti, ma magari esistono repo aggiuntivi che io non ho abilitato.
Il centro di controllo
TazPanel mi ha fatto un'ottima impressione: è leggero, piuttosto completo (si possono gestire i demoni, vedere i moduli del kernel attivi, ecc.) e abbastanza semplice da usare. Ovviamente consente anche di gestire i pacchetti.Un centro di controllo sicuramente ben fatto |